Digitale o analogico?

Il tale che hai visto fotografare era sicuramente uno sprovveduto o quanto meno un fotografo della domenica.
Chi fotografa con passione deve stare attento alla vita e non alla tecnologia.
Il monitor digitale non è una televisione.
Se ognuno si deve perdere a guardare lo schermo cosa va a fotografare a fare?
Quindi non fare di un'erba un fascio il tuo è stato sicuramente un caso singolo.
Occorre accettare il progresso: saperne prendere il buono e scansare il cattivo.
Saluti.

Mi succede anche a me di rimanere incantata per qualche istante nella visione delle foto sul monitor.
Non sò se così mi sono persa qualche foto ma può anche essere successo.
Certo questa "nuova" fotografia porta con se qualche piccola problematica (voi le avete pienamente discusse).
Mi sono però ritrovata per le mani una reflex manuale di mio zio.
Lui me ne ha decantato le lodi e l'affidabilità.
Lìho provata un pomeriggio a Viareggio.
Devo dire che ho avuto difficoltà a mettere a fuoco le cose in movimento.
Con questo dico che se perdo oggi delle foto perchè guardo nel monitor lo stesso succedeva anno fà con le vecchie reflex a fuoco manuale.
Ciao

E' vero che con la messa a fuoco manuale si perdono foto ma con qualche trucchetto si porta a casa qualche scatto in più:
- allenati a mettere a fuoco ripetutamente oggetti lontani e vicini, con il tempo migliorerai in velocità;
- nel caso ci sia tanta luce puoi chiudere il diaframma e quindi riduci l'errore di messa a fuoco (aumenta la profondità di campo)(e usare anche ISO più alti, aiuta) ;
- nel caso che tu sappia già il punto dove colpirai il soggetto (come un cecchino) allora prepari in anticipo la messa a fuoco sul quel punto.

Vediamo se qualcuno conosce altri trucchetti...

P.S.: ma quale macchinetta hai usato?

Queste sono nozioni di un'altro tempo, quando le foto si facevano senza tastiera.
Cerco di essere chiaro, la distanza iperfocale è il limite anteriore di profondità di campo quando un obiettivo è messo a fuoco all'infinito ed è chiuso a un determinato valore di diaframma.
La distanza iperfocale dipende dalla lunghezza focale dell'obiettivo e dall'apertura di diaframma.

Impostiamo un diaframma, (esempio successivamente impostiamo la messa a fuoco su un soggetto (es.a distanza di 10 metri)
Grazie all'iperfocale possiamo avere a fuoco uno spazio che stà anteriormente al soggetto ma anche posteriormente.
(es. da 7 a 18 metri).
Se il soggetto si muove in questo spazio rimane a fuoco e nel caso tuo, se hai abbastanza luce, puoi evitare il mosso e lo sfocato.

Ti dò un consiglio.
Di solito un principiante ama smanettare sulla ghiera della messa a fuoco.
L'iperfocale viene usato proprio per evitare di mettere mano continuamente alla ghiera.
Quindi tieni la mano destra sotto il corpo per non indurti in tentazione.

Ciao.

Senti senti l'esperto di preistoria!
Che grandi consigli sai dare!
Ma le foto che fai purtroppo lasciano sempre a desiderare!
Perchè non consigli (a chi non sà fare) di smettere?
Non illudere nessuno, per favore.
Non fare come i politici che solo per avere consensi direbbero bello ad un mostro!
Consiglia pure che la foto analogica è finita e che è ora di cambiare per non rimanere infangati nel passato.
Perchè non ti aggiorni pure te?
Forse sei troppo un venditore di fumo ed ormai se passi al digitale perdi quell'aria da romantico fallito!

Scusate se spezzo il battibecco ma ho scoperto un tipo di macchinetta digitale che porta con se un nuovo concetto, una nuova idea (per ciò che riguarda il settore commercio). Ma altro non è che un uovo di colombo...
Forse lo sapete già ma la Sony ha prodotto una serie di macchinette compatte (serie NEX) su cui si possono montare quasi tutti gli obbiettivi di tutte le marche. Sono compatibili soprattutto quelli vecchi...
Hanno avuto il coraggio di proporre un'idea nuova perché rivaluta i vecchi corredi di obbiettivi, anche quelli della concorrenza.

In pratica l'hanno costruita con un attacco di diametro molto grande e molto vicino al piano del sensore.
In questo modo è possibile costruire anelli adattatori per quasi tutti i tipi di ottiche.

Si trovano già anelli adattatori per queste ottiche:
attacco nikon ai ais
attacco olympus om
attacco contax yashica
attacco leica R e M
attacco canon fd
attacco olympus pen f
attacco minolta md
attacco canon ef eos
attacco pentax k
attacco vite M42
attacco nikon g afs

X Clemenza: sicuramente il corredo dello zio è compreso tra questi. Se glielo dici, la compra subito...

La macchina di mio zio è una canon degli anni 70 (credo).
Se non mi ricordo male, il modello è F1 o A1 o G1??? Qualcosa con uno!
E' grigia metallo e lui ci tiene montato un 50 mm.
Forse questo obiettivo può essere usato sulla Sony che hai detto tu?
Sarebbe interessante.
Chissà a mio zio non torni la voglia di fotografare.
Ciao.

Quante belle macchine sono state costruite negli ultimi tempi.
La Lumix della panasonic, l'olimpus, la sony next e la nuova fuji di prossima uscita.
Ormai siamo pronti al gran passo anche se le difficoltà esistono sempre.
Qualcuno si ostina a dire che il formato FULL- FRAME è fondamentale ma io dico che se ci sono problemi essi sono ben altri.
Primo fra tutti le varie differenze di formato che servono ad incasinare gli appassionati e specialmente quelli più accaniti.
Lo scopo delle case è quello di soddisfare ma non completamente per poter far ricomprare a breve tempo una nuova macchina.
Il costo dei prodotti è lievitato e la qualità si è sgonfiata.
Ci hanno in pugno però è inutile.
Il divertimento va avanti all'utilità e al risparmio.
Abbiamo già detto tutte queste cose ma che fare?
Perchè allora tutti stiamo cambiando?
E' come una legge di natura, andiamo incontro agli inconvenienti ma dobbiamo farlo.
Non voglio contraddirmi io adoro le novità e sono pronto al cambiamento.
Il mio disappunto è sui reali vantaggi diciamo "economici" ed anche pratici.
Di questo mi sono accorto da poco, da quando mi sono messo a stampare qualche foto e mi sono scontrato con dei problemi logistici ancor più evidenti e presenti che con il mondo analogico.

Noto contraddizione temporale.
Lo Zio perde i colpi.
All'inizio della nostra avventura virtuale avrebbe fatto le foto con il rasoio elettrico oggi invece fa scelte e dice cosa acquistare e cosa no.
Come mai?
Sembra che la sappia lunga quasi come se avesse battuto la testa.
Quasi se avesse bevuto un po troppo.
Quasi se avesse fumato una canna.
Quasi se fosse rincoglionito.
Tutto ogni scusa pur di non accettare la sua evidente contraddizione.

caro tullio
Io non ho mai detto che non mi piace l'analogico.
Ho molte macchine analogiche se per questo, ma oggi credo che è inutile voltarsi indietro.
Il digitale offre molto di più ed inoltre (da amici esperti) ho saputo che la nuova FUJI è bella.
L'unico limite è l'obiettivo intercambiabile che manca..infatti possiede solo un 35 fisso.
ma questo non mi frena sono convinto che ad oggi non esiste macchina come questa perchè è l'unica adatta al reportage.
Io non so' ancora il da farsi ma credo che questa fuji sia la macchina per me.

Se ne parla troppo di questa macchina ma sarà veramente un successo o un cesso?
Io credo che questa uscita sia importante per stimolare nuove creazioni da parte delle case costruttrici.
Siamo solo all'inizio del percorso e rischiamo di accontentarci dell'odore delle cose.
Credo che si possa fare di più.
Portiamo pazienza.

Nella vita di tutti i giorni parliamo spesso di convivenze più o meno difficili.
Ci sono convivenze con un partner,con i genitori, con colleghi o vicini di casa.
Una buona convivenza è basilare per poter vivere tranquilli, in pace con tutti.
Quello che voglio dire è che 2 o più soggetti possono coesistere senza necessariamente affondare in favore di un altro.
Anche la tecnologia e la fotografia, nel nostro caso, funziona in questo modo.

Il DIGITARE E L'ANALOGICO POSSONO CONVIVERE.
Nei paesi stranieri le due discipline non sono per niente in conflitto e l'analogico non teme di soccombere alle novità tecnologiche.
In italia noi siamo tutti più predisposti alla tecnologia.
Pensiamo solo alla telefonia e alle assurde manie del quale siamo schiavi.
Siamo i consumatori elettronici più attivi del mondo.
I costi della telefonia da noi sono eccezionalmente bassi a causa dello smisurato consumo nel settore.
L'uso di molta elettronica è spiegato bene dalla crescente ignoranza culturale del nostro bel paese.

Credo che l'analogico abbia ancora molto da dire sopratutto nel settore fotografico dove oramai i sogni di gloria digitali stanno svanendo a poco a poco.
Dietro la propaganda consumistica del nuovo sistema c'è in realtà una scarsa semplicità di lavoro, una bassa qualità di risultati (sopratutto con le stampe) e un elevato costo di materiali e attrezzature.

Insomma senza dilungarmi troppo penso che la cara e fedele foto analogica abbia diritto quanto meno ad un pareggio!!

apollinaire.