Desideri di una comune mortale.

DESIDERI DI UNA COMUNE MORTALE

Il ricordo è un miele amaro,
che s’attacca viscoso alle memorie.

Straziano i giorni belli
per il loro recondito rumore,
sono bugie della sera,
che fanno dormire ma uccidono all’alba.
I dolorosi giorni tristi,
sono compagni fedeli e sinceri,
bussano con le mani fredde al cuore,
e non lascian speranze, il domani.
Così che io spero in un continuo soffrire,
anziché una vana speranza,
che mi faccia più volte morire.

GK

Poesia profonda e triste.
Queste sembrano essere le tue prerogative.
Non voglio fare una noiosa prosa scolastica.
Credo che il messaggio della tua poesia sia questo:

Quando una persona è sofferente nel proprio animo per un lungo periodo,
riesce ad abituarsi ad un dolore costante.
Se arriva un benessere breve e passeggero, al suo cessarsi, l'angoscia diventa più pesante poichè per un istante abbiamo assaporato la gioia.

Questa opera è molto pessimistica, quasi Leopardiana.
Mi piace comè scritta e mi suona bene.
Ancora bene. apollinaire

Ti ringrazio per il tuo interesse e con l'occasione ringrazio tutti per il vostro amore artistico e la vostra attenzione.
I tuoi commenti sulle mie foto sono sempre molto precisi e denotano una preparazione non consueta.
Mi fai spesso un'analisi che supera addirittura i miei approfondimenti.
Sono io che ti faccio i complimenti.
Grazie.

Ps: vorrei che non fossi solo a scrivere le poesie ma che gli altri fotografi provassero a mettere giù due versi!

Allora i giorni tristi non ti vanno bene,
quelli belli non ti vanno perchè poi finiscono.
Insomma se qualcuno vorrebbe conoscerti dovrebbe sempre oscillare fra un complimento e un vaffanculo?

Caro ranocchio non ho il piacere di conoscerti!
Scherzo...........e spero anche tu.

Mi pare si avvicini allo spritio leopardiano talvolta..comunque hai ragione tu..ognuno interpreta come vuole i pensieri dell'uomo (la poesia), ecco perché rimarrà eterna ma non la leggono più molti..boh..dobbiamo ricordarci che poesia significa 'far sorgere dal nulla'..siamo tutti poesia, ciao