Le Formiche

Come formiche uomini e donne,
vanno sui marciapiedi delle vita,
con le teste abbassate e gli occhi spenti,

s’incrociano e si urtano le spalle,
si scusano e poi rivanno in fila,
trasportano su di se gioie e sgomenti,

in mucchio ammassati nei recinti,
marchiati con il fuoco e poi spiati,
difendono quel misero che hanno,

e liberi si credono convinti,
non pensano di essere schedati,
e quello che disprezzano poi fanno,

se lottano e credono da sempre,
se bacian le reliquie o le bandiere,
se adorano una statua oppure una tale,

da vecchi si ritrovano con niente,
delusi e con in mano le chimere,
sono burlati in nom di un’ideale,

han fatto il mondo e vorrebbero una lode,
contribuire ai giovani e al futuro,
vorrebbero donare l’esperienza,

ma logori di un fato che li rode,
da soli abbandonati dietro un muro,
attendon della morte la sentenza.

tullio

mi piace davvero..a parte 'hai' e 'sé' che vuole l'accento credo il messaggio mi è arrivato. Grande tullio veramente carina

Aiuto, il criticatutto è stao colto in fallo dal poeta per eccellenza!
Sei stato colto in errore e mi immagino quanto sei incavolato di questo.
Hai ringraziato almeno??
Se lo faceva uno di noi eri il primo ad affondare la lancia nel costato!
Comunque apparte gli errori mi piace il tuo poema.
Mi piace il significato che se ne trae.
Questa vita senza speranza.
Questi uomoni che non hanno niente di umano e che sono già defunti.
Questa esistenza senza speranza.
Bravo lo stesso!!

Hai letto di sicuro 1984 di George Orwell. Lo scrittore più visionario e intelligente del novecento.
Mi piace la tua visione post-atomica della società.
Il tuo pessimismo è molto crudo ma è anche reale, purtroppo!
Bravo questo poeta non pervenuto.