L D P F 2 0 0 9

Spero che lo zio oscare non me ne voglia, ma gli rubo l'idea.
E' un argomento di attualità e ne stiamo parlando in qua e là nel forum. Forse conviene riunire tutto in questa discussione...

zio oscare ha scritto:Non sò se questa pagine è quello giusta per chiedere un commento sul nuovo LDPF 2009.
Vorrei chiedere a voi un parere sugli autori che saranno presenti alla nuova manifestazione.
Cosa ne pensate??
Mi rivolgo a tutti gli scrittori del forum.
Fatemi chiarezza.

Il nuovo Photo Festival di Lucca sarà notevolmente migliore del precedente.
Questo lo dico sottolineando che pure lo scorso anno è stato un’enorme successo.
Quest’anno però c’è stato uno sfoltimento nell’organico, un ringiovanimento che ha subito fatto vedere i suoi frutti.
Intanto non si faranno promozioni d’autori vecchi e sorpassati ma di giovani fotografi, con idee fresche.
Le fotografie in mostra saranno sempre meno incentrate al reportage puntando l’indirizzo verso le altre bistrattate correnti visive.
Saranno numerose le possibilità di confronto e dibattito con : conferenze, incontri, corsi pratici e letture portfolio.
Insomma un grande evento per la fotografia con o senza personaggi a vostro dire indispensabili!

Non sò che novità precise offra LDPF.
Però non conosco altre manifestazioni del genere nei paraggi (di quel livello intendo!).
Vorrei provare a frequentare qualche corso o cose simili, ci devo pensare.
Devo dire che lo scorso anno rimasi colpita dalla bellezza delle mostre presenti.
Qualcuna non riuscii ad interpretarla ma forse è stata per mancanza di esperienza.
Non vedo il momento che inizi la maratona.ciao

Parlando di campanilismo anche il territorio pisano ha un ruolo rispetto alla fotografia amatoriale.
Il premio pisa ,di cui ha parlato pallino, è stata la prima manifestazione fotografica di una certa rilevanza.
Sono stati diversi gli ospiti prestigiosi negli anni passati.
Anche se i soldi non sono quelli di lucca.
Certo non si può più competere con le risorse lucchesi ma ho già fatto notare che a Pisa la cultura in merito nè sempre stata importante.
Tullio, tu parli bene della mia città ed io ne sono felice, ometti però di citare i molti scivoli in cui è incappata la scorsa manifestazione.
Non sarò io ad elencarli, almeno per ora.
Aspetterò la nuova edizione per prendere posizione.

Sono prontissima anche io.
Voglio abbandonarmi alla fotografia per assaporarne tutti gli aspetti poetici che mi può offrire.
Per me questa "esplorazione" è un cammino in un paese delle meraviglie dove ogni cosa è fonte d'interesse, 'emozioni e d'ispirazione.
Pronti e via

Non è che tutte le mostre dello scorso anno siano state eccezionali.
Mi ricordo una mostra a villa bottini con uomini nudi abbracciati sulla spiaggia che non avevano niente d'interessante, se non fosse il provocare.
Non ricordo l'autore e non è mia intenzione disprezzare lui o gli homosessuali ma quelle immagini, stampate a dimensioni reali, cosa volevano dire?
Non ero il solo a chiedermelo.
Altri lavori mi sono invece piaciuti come le foto dell'ospedale o quelle del Word photo press.
Insomma la bilancia stava pari mezze belle e mezze no,almeno a mio giudizio.

Come si può criticare la manifestazione fotografica più importante degli ultimi anni.
Come si può giudicare un evento di tale portata.
Una così grossa produzione può anche incappare in microscopici errori ma è inutile rlevarli.
Mi fa ridere Don Vito che critica una della mostre più prestigiose d'europa.
Bisognerebbe conoscere di più la fotografia europea prima di screditare quelle opere.
Studiate ragazzi,prima di parlare.
Vi divertite a criticare gli altri ma io credo che sia solo invidia.
Forse non si capiscono certi autori e diamo la colpa alle scelte dell'organizzazione invece che alla nostra ignoranza.
Venite a Lucca e godetevi la fotografia.

tullio ha scritto:Come si può criticare la manifestazione fotografica più importante degli ultimi anni.
Come si può giudicare un evento di tale portata...

Son d'accordo con quanto sopra.
Anche a me non sono piaciute alcune mostre degli anni precedenti, l'anno scorso almeno la metà. Ma gli organizzatori son liberi di proporre ciò che ritengono più giusto, è un loro diritto e un loro dovere. E penso che dev'essere uno sforzo grande, riuscire a proporre un numero così alto di eventi in poco tempo.
Quest'anno (anche se così facendo spenderò di più) ho deciso di non fare il biglietto cumulativo. Questo, solamente per esprimere la mia preferenza a favore dei generi che mi piacciono. Sono uno e conto per uno.
Penso che visiterò circa 7 o 8 mostre tra cui Avedon, Gardin e Man Ray. Mi han colpito questi tre perchè (se non erro) vengono presentati dei lavori diversi dal loro solito modo di fotografare e voglio vedere come se la sono cavata...
Anche i photocafè sono interessantissimi...

C'è qualcuno che ha visitato qualche mostra?
Avete qualche commento a caldo da fare? Qualche consiglio?
Io son stato occupato e non son potuto andare questo primo finesettimana.
Mi sa che faro' un tour de force sab. e dom. prossimi.

Pallino ha detto:
“Quest'anno (anche se così facendo spenderò di più) ho deciso di non fare il biglietto cumulativo. Questo, solamente per esprimere la mia preferenza a favore dei generi che mi piacciono. “
”Penso che visiterò circa 7 o 8 mostre tra cui Avedon, Gardin e Man Ray. “

Anch’io sono d’accordo con voi.
Lucca foto è una grande manifestazione e noi possiamo solo avere vantaggi dalla sua esistenza.
Però limitare le mostre a poche non credo che sia una buona soluzione.
Voler esporre la tua opinione è lodevole ma le mostre che visiterai sono poche e “stantìe” (detto alla pisana).
Ti consiglio di andare a vedere gli autori che conosci meno per poter imparare cose nuove.
Io ho fatto così.

Ho visto alcune delle mostre lucchesi.
Quella di Gianni Gardin finora è la mostra che mi ha più toccata.
Non conosco bene l'autore ma la sua commozione mi è arrivata dritta nell'anima.
E' riuscito a cogliere il dolore ma anche la forza di questa città.
Foto bellissime e sopratutto fresche e blillanti.
Sono uscita dal palazzo con un nodo alla gola.
Mai nessuna immagine mi aveva colpita così a fondo.
Le sue immagini,di una città prima del sisastro sono veramente toccanti ma lasciano aperta la speranza.
La mostra "natura morta" mi ha lasciata perplessa.
Ho avuto la sensazione (e me ne scuso ) che le immagini fossero un pò datate, nel senso che mi sembrano già viste.
Buon lavoro ma non nuovo (almeno per me).
Majoli mi è sembrato più un giornalista che un fotografo.
E' presente nei luoghi più pericolosi e delicati del pianeta ma mi sembra che il suo occhio sia più documentativo che fotografico.
Vuole mettere in evidenza il messaggio anzichè l'arte.
Lo stesso dico per Bazan, lui racconta Cuba da un lato più informativo che fotografico.
Questoa volte penalizza l'immagine.
Mi mancano ancora tante mostre. Ciao

Dopo la visione di alcune mostre posso dire anch’io la mia.
Bene Bazan, bellissime le sue foto rubate.
Il suo stile ricorda il romanticismo di cui parlate nel forum.
Gardin è favoloso.
Di Vrignaud, Cardelli e un altro che non ricordo posso solo dire che sono troppo complicati per me.
Troppe cose astratte mi mettono a disagio per colpa mia perché non le capisco.
Interessanti le foto sull’africa e sull’emigrazione meno quelle sulla moda.
Tutto sommato un’ottima manifestazione.

Apparte I famosi non ho visto cose memorabili.
Sono una ventina (circa) le mostre ma la qualità fa come le onde del mare,un pò su e un pò giù.
Man Ray e Avedon sono maestri, dopo di loro mi sono piaciuti Cardelli, Nancy Fina e Martina Bagicalupo.
Anche Guerresi e la Vrignaud mi hanno colpito per la loro freschezza d’idee.
Deludente Hosoe.
Bene che sia un famoso fotografo creativo ma non vedo come debba essere premiato proprio lui!
Le sue immagini non lasciano un segno indelebile.
Mi spiego meglio non sono male ma non sono le migliori della manifestazione.
Anche Gardini mi ha un pò deluso presentando foto vecchie che non stimolano più di tanto.
Era meglio vedere le tragedie attuali che le bellezze datate.
Non parlo poi di Romiti e di che come lei hanno portato foto già viste e un po’ troppo polverose

Ho preso degli spunti interssanti dai vostri commenti.
Comunque se ne avete altri, scrivete...

Tante immagini ,forse troppe.
Parlerò un po di Man Ray e la sua mostra.
Le sue sono foto fatte alla moglie Juliet.
Traspare una sensualità e una ricerca suadente dell'intimo femminile.
L'autore esplora la sua modella dal fisico all'intelletto.
La rendo sia inerme davanti all'obiettivo e nello stesso tempo ne vuole far affiorare le capacità intellettive.
Per Man ray la donna non è oggetto ma bensi una parte dell'anima maschile che vive di vita propria.
Nella sua ricerca compositiva esso predilige un'interesse verso la simbologia e la geometria.
Le inquadrature sono curatissime e ed i gesti e le posizioni del corpo alludono a simbologie umanistiche ed anche surreali.

Posso solo sottolineare l' importanza dell'evento e ne deduco che il successo annunciato si è pienamente confermato.
Mostre di qualità, grandi novità e grandi fotografi.
Vi consiglio i foto caffè.
In passato hanno offerto molto materiale per dibattiti e approfondimenti.
Non condivido alcuni giudizi dati da qualcuno.
Dico solo che un difetto del forum è quello che ognuno può scrivere a piacere pure delle fandonie.

Finalmente tra ieri e oggi son riuscito a visitare qualche mostra.
Scorrendo i preview sul sito lpdf.it mi ero fatto una lista di preferiti in base ai miei gusti.
Ho iniziato dalla manifattura tabacchi perchè volevo vedere Bacigalupo, Fina e Nori. Apro una piccola parentesi per dire che son stato costretto a fare il biglietto cumulativo perchè essendo 6 mostre nella stessa stanza ero costretto a pagare 6 ingressi singoli (anche per quelle che non mi interessavano), quindi non ho potevo esprimere il mio "voto di preferenza".

Provo a dare la mia opinione critica su alcuni lavori:
Umumalayika - Bacigalupo, un reportage-denuncia molto ben riuscito, ci fa conoscere un mondo diverso dal nostro in cui vigono ancora oggi regole disumane. Una sequenza di immagini ben realizzate per risvegliare le coscienze.
Fashion & Glamour - Fina, Immagini ben realizzate e molto piacevoli da vedere.
Ri-Africa - Romiti, Molto buona l'idea e piacevoli da vedere le immagini. Purtroppo mi son sembrate un po' ripetitive, e l'occhio mi finiva sempre sugli innumerevoli oggetti vivamente colorati trasportati dai vu'cumprà. L'intento di dare identità ai soggetti, secondo me, non è stato centrato.
Gli altri cortometraggi mi son sembrati un po' fuoriluogo, non saprei esprimermi.
Di Avedon scrivo dopo, è pronta cena...

Bellissimo il racconto fotografico "In memory of late Mr. and Mrs. Comfort", mi è piaciuto molto.
Provo a dare la mia lettura.
Credo che l'autore abbia fotografato in chiave allegorica e critica, il mondo del lusso e delle apparenze. Mondo frequentato per molti anni dall'autore.
Lo scheletro sta a rappresentare il vero essere di un individuo, ciò che è realmente, ciò che la sua immagine pubblica e la ricchezza riescono a nascondere agli occhi della gente.
Mi vien da pensare, quante persone avrà conosciuto Avedon nella sua carriera che in superficie apparivano in un modo e poi nel profondo erano tutt'altro?
Gli ambienti decadenti e squallidi vogliono rappresentare la vera sostanza di un mondo lussuoso ma artificiale.
Il racconto mi ha evocato nella mente, le storie dei matrimoni di molti vip che durano pochi anni.
Nella prima parte le foto vedono i due soggetti impegnati con complicità in varie situazioni "positive", foto luminose.
Poi le situazioni cambiano e si nota un distacco tra i due soggetti, sembra che emergano le personalità differenti tra l'apparire e il vero essere. Nei libri bruciati leggo ignoranza e nella modella che pulisce il pavimento leggo la donna-oggetto.
Bellissima l'immagine titolata "episodio 18" (la modella con metà specchio e metà manichino) dove leggo una presa di coscienza della situazione, delle personalità diverse. Del vedere la verità.
Poi, le altre immagini evidenziano i contrasti tra i due soggetti fino all'ultima che li vede riappacificati ma distaccati attori di teatro, recitare la loro parte di attori nella vita.

Questa è puramente la mia chiave di lettura su questo lavoro.
Non mi sono volutamente documentato sulle intenzioni dell'autore per non esserne influenzato nel giudizio. Spero di non aver detto troppe castronerie... eventualmente corriggetemi.

sicuramente rimane un'ottima occasione fotografica in zona, non azzardo paragoni con altri eventi italiani o europei! vedro' piu' o meno tutte le mostre , ho fatto il cumulativo, e alla fine del giro vi faro' conoscere le mie modeste impressioni! fino ad allora, no comment ! saluti

"Dico solo che un difetto del forum è quello che ognuno può scrivere a piacere pure delle fandonie."

Bravo tullio, hai centrato il concetto!
Nessuno più di te è capace di scrivere castronerie!
Apparte questo sono felice che questa discussione sul festival si faccia sempre più interessante.
Anchio, non ho visto ancora niente ma mi sono fatto già un'idea (grazie a voi) di quello che mi aspetta.
Grazie e ciao.
Ps bene pallino fagli vedere di che pasta sei!!

Mi allaccio a Pallino per il suo giudizio su Avedon.
Foto eccezionali!
Mi è sembrato di vedere un fotoromanzo.
Una storia d'amore e di eccentricità.
Colori bellissimi e scenografie magiche e azzeccate.
Ogni immagine è gradevole anche singolarmente.
Non ho le parole giuste per lodarla.
Un vero maestro.

Visiterò il Festival lucchese in due giornate:
Oggi è stato la prima.
Ho iniziato con Avedon a Palazzo Ducale.
Le mostre sono due: una poco conosciuta a colori e un’altra che raccoglie alcuni scatti celebri di moda in bianco nero.
“In memory of late MR. And MRS Comfort” è una mostra che fa discutere.
Avedon è uscito dagli itinerari di moda consueti offrendo una prova di creatività oltre ogni misura.
L’opera si racconta come una chiara metafora della vacuità della vita patinata , dello spettacolo in genere.
Essa viene rappresentata in diversi episodi,essi descrivono il percorso macabro e decadente di una coppia “di successo “ formata da una top-model e uno scheletro.
Nel susseguirsi di varie ambientazioni surreali, la coppia esce da un’inferno ed entra in una depressione fino a ritrovarsi nella propria falsità rivolta al pubblico.
Il lavoro non l’ho trovato entusiasmante perché ritengo che molte immagini non siano collegate bene,
Comunque si apprezza la mano ed alcuni scatti sono veramente geniali.
Le foto in bianco nero sono belle e descrivono in breve la grande novità che Avedon portò nel mondo della moda.
E cioè l’idea di portare le modelle fuori dalle sale di posa.

Dopo i lussi del Palazzo Ducale sono andato nella squallida realtà di una fabbrica dimessa, quale è la EX-Manifattura Tabacchi.
Questo luogo potrebbe diventare il centro vero e proprio di questa manifestazione, per ora riesce a dare un freddo e una tristezza che penalizzano non poco le già mediocri opere che ospita.

In quella buia e silenziosa umidità ho visto le immagini, di moda, di Nancy Fina che tanto si affanna per ricalcare le orme di David- La Chapelle.
Interessanti quegli scatti in stile pubblicitario, dove una vamp, stile Sofia Loren, seduce un cliente di un negozio.

Non cito e non giudico gli autori dei video perché li trovo fuori tema.

Claudia Romiti propone 18 foto uguali di venditori immigrati sulla spiaggia.
Si capisce cosa vuole dire ma l’informazione visiva è un tantino avara.
Sarà la fotografia moderna ma a me bastava uno scatto per capire.

Prima di andare via, sono andato a vedere le mostre (gratuite) di due ragazzi che si dilettano di fotografia.
Mi è piaciuta la serie su New-York e un’altra su le sensazioni provate in un viaggio fra amici.
Non male per delle mostre gratuite!!

Per il voto totale vi aspetto alla seconda puntata. apollinaire

Il tuo giudizio mi sembra sincero e importante.
Già la tesi di pallino e di Grace mi sono piaciute assai.
Vorrei però precisare che i nostri sono giudizi opinionabili che riflettono i nostri gusti e la nostra formazione artistica.
Prima di lodare o criticare dobbiamo spiegare all'avventato spettatore che può godere in piena libertà di ogni mostra senza essere traviato dai nostri giudizi.
Le nostre opinioni, vorrei che non influenzassero troppo i visitatori.

zio oscare ha scritto:Il tuo giudizio mi sembra sincero e importante.
Già la tesi di pallino e di Grace mi sono piaciute assai.
Vorrei però precisare che i nostri sono giudizi opinionabili che riflettono i nostri gusti e la nostra formazione artistica.
Prima di lodare o criticare dobbiamo spiegare all'avventato spettatore che può godere in piena libertà di ogni mostra senza essere traviato dai nostri giudizi.
Le nostre opinioni, vorrei che non influenzassero troppo i visitatori.

Hai pienamente ragione, io ero fresco delle visite alle mostre e mi son divertito a scrivere le mie impressioni.
Chi deve ancora visitarle è bene che lo faccia indipendentemente dai nostri commenti.
Sul sito di ldpf.it ci sono dei preview interessanti su tutte le mostre.

Ieri sera sono stata ospite al Teatro del Giglio per assistere alle premiazioni del festival.
In se stessa la serata è stata noiosa per le continue pause date dagli sponsor vari.
Ma parliamo di immagini.
Mi ha impressionato il maestro giapponese Hosoe per la sua calma e umiltà che ha dato nel proporre le sue opere.
I suoi lavori sono nuovi ed esaltanti.
Nelle sue foto delle Geishe valorizza l'universo femminile proponendo una donna moderna lontana dai canoni restrinti della tradizione prettamente maschile ed arcaica.
La donna si sveste del passato e delle sue costrizioni uscendo in un futuro nuovo, incerto ma libero.
Emozionante il suo lavoro Kamaitachi.
In una sorta di danza l'uomo giapponese rivive la sua storia popolare.
Ripercorre il sentiero dell'infanzia e della religiosità, vive nei villaggi della tradizione ed assapora verità che ormai non sente più.
L'uomo soffre della sua mancanza di valori, ha corso troppo distrattamente verso il futuro macinando in modo irreversibile la sua storia.
Questa è una forte critica al mondo consumistico ed industriale giapponese e alla perdita di quei valori basilari per la gente di quel paese.
Sono stata contenta di esserci stata.