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Le vostre fonti d'ispirazione

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Le vostre fonti d'ispirazione - Pagina 2 Empty Soy Cuba

Messaggio  ppallino Gio 07 Gen 2010, 07:08

Una regia fantastica!
E' un film di propaganda realizzato dopo la rivoluzione e deve essere letto tenendo conto di questa chiave di lettura.
Mi era stato consigliato da lost-frame ed aveva ragione in pieno.
Vorrei porre l'accento sull'aspetto tecnico.
La fotografia è curatissima (b/n). Buonissima la composizione in ogni inquadratura.
Si fa un sapiente uso del grandangolo (quasi mai eccessivo).
Sapienti inquadrature (fotografiche) oblique, funzionali al messaggio (qualcuno nel forum ne aveva parlato).
Inquadrature filmiche lunghissime e spettacolari.
Buon uso anche della pellicola a infrarosso, anche questa funzionale al messaggio.

Penso che sia una buona palestra per allenare l'occhio del fotografo.

P.s.:Una cosa quasi buffa: casualmente ho riprodotto il film a 16X, le schermate scorrevano una al secondo, un bellissimo diaporama.
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Le vostre fonti d'ispirazione - Pagina 2 Empty Mississippi Burning

Messaggio  Ospite Mar 19 Gen 2010, 02:48

Il film con Geene Hackman e William Dafoe narra uno spaccato triste della storia americana.
Nel Mississippi intorno agli anni sessanta, due agenti dell’ FBI devono indagare sul presunto assassinio di un ragazzo di colore.
Il film narra fatti realmente accaduti in quegli anni.
All’epoca Martin Luther King professava l’uguaglianza razziale ma una parte della popolazione bianca si opponeva con violenza.
Razzismo, massoneria e violenza sono i temi trattati dalla pellicola che narra fatti che non sono (purtroppo) fuori moda.

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Le vostre fonti d'ispirazione - Pagina 2 Empty Il deserto dei Tartari.

Messaggio  Ospite Mar 29 Giu 2010, 11:35

Libro di Dino Buzzati.
Narra in modo struggente le vicende militari di tale Giovanni Drogo.
Dalla limpida descrizione della vita militare e delle sue talvolta illogiche regole il libro parla delle regole della vita in se stessa.
La gioia della vita e la rassegnata attesa della morte.
La vita di Drogo è in se una metafora di ogni esistenza.
Libro pacato e struggente.

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Le vostre fonti d'ispirazione - Pagina 2 Empty Biografia del grande regista Zeffirelli

Messaggio  Ospite Dom 05 Set 2010, 04:22

Non potendo citare una sola opera della sua carriera, a causa dell'imbarazzo della scelta propongo qui la biografia di un grandissimo artista e italiano affinchè gli amici del gfi possano approfondire la sua filmografia.

Creatore di opere caratterizzate da una forte valenza estetica, Franco Zeffirelli (all'anagrafe Gianfranco Corsi Zeffirelli) nasce a Firenze il 12 Febbraio del 1923. Esordisce come scenografo teatrale per Luchino Visconti e tra gli anni '40 e '50 diventa assistente di affermati registi quali Michelangelo Antonioni, Vittorio De Sica, Roberto Rossellini e lo stesso Luchino Visconti. La sua attività ha spaziato in vari campi, dal teatro al cinema alla televisione ed in ognuno di essi ha sempre riscosso grande successo.

Dopo il debutto cinematografico avvenuto nel 1957 con "Camping", si è subito distinto per i sontuosi adattamenti dei testi shakespeariani da "La bisbetica domata" ("The Taming of the Shrew") del 1967 con Elizabeth Taylor e Richard Burton a "Romeo e Giulietta" ("Romeo and Juliet") dell'anno seguente, con Leonard Whiting e Olivia Hussey che negli anni '70 sarà la Maria sposa di Giuseppe nel kolossal "Gesù di Nazareth". Nel 1972, Franco Zeffirelli dirige "Fratello Sole, sorella Luna" ("Brother Sun, Sister Moon") sulla vita di San Francesco d'Assisi e subito dopo diventa letteralmente la vera forza creativa capace di condurre il porto l'impresa di "Gesù di Nazareth", co-prodotto dalla RAI italiana e dalla britannica ITC International Television Corporation di Sir Lew Grade e trasmessa nel 1977. Il 23 aprile dello stesso anno gli viene conferita l'onoreficenza di Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana su iniziativa del Presidente della Repubblica.

Nel periodo seguente, a parte il toccante "The Champ" del 1979 con Jon Voight e Faye Dunaway ed "Amore senza fine" ("Endless Love") del 1981 con Brooke Shields e Martin Hewitt, Franco Zeffirelli ha iniziato a dedicarsi ai film tratti da celeberrime opere quali "Pagliacci" del 1982, "Cavalleria rusticana", sempre del 1982 ed "Otello" del 1986. Nel 1988 realizza "Il giovane Toscanini" con C. Thomas Howell ed Elizabeth Taylor e nel 1990 "Amleto" ("Hamlet") con Mel Gibson e Glenn Close. Nel 1992 torna all'opera con "Don Carlo", interpretato da Luciano Pavarotti, e quindi firma le regie di "Storia di una capinera" ("Sparrow") del 1993, "Jane Eyre" del 1996, "Un tè con Mussolini" del 1999 ("Tea with Mussolini") e "Callas Forever" del 2002.

Del 2009 è il documentario "Omaggio a Roma". Il film, realizzato con la collaborazione del comune di Roma e del ministero per il turismo e presentato come evento speciale al festival del film di Roma, è interpretato dal tenore Andrea Bocelli e l'attrice Monica Bellucci, che rivivono la magia della città sospesa tra passato e futuro attraverso le immagini del grande regista che sceglie l'acqua come filo conduttore dell'opera.

La firma di Zeffirelli, una delle più grandi eccellenze italiane nel mondo, ha permesso al documentario una fama mondiale ancora prima della sua presentazione tanto che numerose ambasciate hanno comprato il prodotto ancora a scatola chiusa, cioè senza averne visto il contenuto. Il costo della produzione, realizzata interamente a Roma, è stato di circa 750 mila euro.

Il Maestro Franco Zeffirelli è stato celebrato in tutto il mondo, ricevuto da capi di Stato ed onorato con innumerevoli premi e riconoscimenti che lo hanno reso, a parte il prestigio personale, uno degli italiani che maggiormente hanno portato lustro all'immagine del nostro paese sia in campo culturale che cinematografico. Franco Zeffirelli è l'unico italiano a poter vantare il titolo di "Sir", conferitogli nel 2004 dalla regina Elisabetta II per l'eccezionale contributo alla diffusione del teatro inglese nel mondo e per i meriti avuti nel rappresentare in maniera così raffinata e fedele l'opera di William Shakespeare.

Grazie dallo Zio.

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Le vostre fonti d'ispirazione - Pagina 2 Empty Super Mario Monicelli

Messaggio  Ospite Lun 06 Set 2010, 13:58

Visto i complimenti ricevuti in via pubblica e privata mi sento in dovere di andare avanti con questa ricerca nel mondo del cinema.
Presento un regista che è la storia del cinema italiano: Mario Monicelli.
Chi ha da 30 anni in su non può non aver amato almeno un'opera di questo immenso artista.
Stimato dalla critica e amato dal pubblico, Mario Monicelli non ha mai rinunciato al compromesso tra il cinema d'autore e le esigenze del botteghino e ha creato nella sua lunga e fruttuosa carriera una serie indimenticabile di personaggi e con la sua opera esaminata nel complesso un affresco, amaro e ironico al tempo stesso, dell'Italia e della sua proverbiale arte di arrangiarsi.
Figlio del giornalista e drammaturgo Tommaso Monicelli, Mario nasce a Viareggio il 15 maggio 1915. All'inizio degli anni Trenta studia a Milano e intanto collabora con 'Camminare...', una rivista d'avanguardia in cui si occupa di cinema. Dopo le scuole superiori si iscrive alla facoltà di Storia e Filosofia dell'università di Pisa.
Nel 1935 partecipa per la prima volta alla Mostra del Cinema di Venezia con I ragazzi della Via Paal, un film a basso costo che riscuote un discreto successo tra il pubblico del Lido e ottiene anche un premio.
Dopo un periodo passato a lavorare come aiutoregista e sceneggiatore, nel 1949 Monicelli inizia la felice collaborazione con Steno che proseguirà per alcuni anni, fino al 1953.
Insieme, i due dirigono a quattro mani una serie di film che rappresentano le fondamenta della commedia all'italiana e soprattutto in alcune pellicole interpretate da Totò, Totò cerca casa (1949), Vita da cani (1950), Guardie e ladri (1951) e Totò e i re di Roma (1952), Steno e Monicelli si distinguono per la capacità di affrontaretemi realisti e drammatici, come la disoccupazione o la povertà, con i consueti toni leggeri e scanzonati.
Dopo Padri e figli, con il quale vince il suo primo orso d'argento al Festival di Berlino del 1957, Monicelli realizza I soliti ignoti (1958), Nastro d'argento per la miglior sceneggiatura, che inaugura il filone più raffinato della commedia all'italiana. Nel 1959 dirige La grande guerra, lettura magistrale delle vicende belliche viste con gli occhi della povera gente, interpretato dal duo Gassman-Sordi e vincitore del Leone d'oro a Venezia (ex-aequo con Il generale della Rovere di Roberto Rossellini).
Negli anni successivi Monicelli lavora ad una lunga serie di pellicole che ormai fanno parte dell'immaginario collettivo, come quelle che raccontano le avventure di Brancaleone da Norcia, L'Armata Brancaleone (1966) e il successivo Brancaleone alle crociate (1970), ambientate in un Medioevo grottesco e di pura invenzione, con il solito gruppo di perdenti a fare da protagonisti.
Indimenticabili anche le vicende del conte Mascetti e dei suoi compagni, protagonisti di Amici miei (1975) e Amici miei - Atto II (1982), apologo della vita considerata come un gioco continuo e del gioco come massima espressione dell'intelligenza e della vitalità.
E poi ancora successi e una valanga di premi per Monicelli grazie a titoli come Caro Michele (1976), Orso d'argento al Festival di Berlino, Un borghese piccolo piccolo (1977), David di Donatello per la miglior regia e Nastro d'argento per la sceneggiatura, Il Marchese del Grillo (1981), Orso d'argento a Berlino e ancora un Nastro d'argento per la miglior sceneggiatura, Speriamo che sia femmina (1985), David di Donatello e due Nastri d'argento, Il male oscuro (1990), premiato con il David di Donatello per la miglior regia, e Cari fottutissimi amici (1994), menzione speciale al Festival di Berlino.
Nella sua lunga carriera, coronata nel 1991 con il Leone d'Oro, Monicelli è stato anche candidato per ben due volte all'Oscar per la migliore sceneggiatura, nel 1965 con I compagni (1963) e nel 1966 con Casanova '70 (1965). A 92 anni ha affrontato il caldo del deserto tunisino per girare il film Le rose del deserto (2006), su una divisione medica italiana mandata allo sbaraglio, a combattere nel deserto libico.

Faccio un breve elenco di alcuni dei suoi film più conosciuti.

Totò cerca casa 1949
Guardie e Ladri 1951
Totò e le donne 1952
I soliti ignoti 1958
La Grande Guerra 1959
L'armata Brancaleone 1966
Romanzo Popolare 1974
Amici Miei 1975
Un borghese piccolo piccolo 1977
Il marchese del Grillo 1981
Amici miei - Atto II 1982
Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno 1984
Speriamo che sia femmina 1986
Parenti Serpenti 1992
Cari fottutissimi amici 1994


Ho voluto elencare solo i più noti film di questo grande grandissimo genio della commedia italiana oggi novantenne.







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Le vostre fonti d'ispirazione - Pagina 2 Empty La ragazza dall'orecchino di perla

Messaggio  Ospite Lun 06 Set 2010, 14:07

Opera stupenda.
Chi ama i film artistico-biografici trova in quest'opera pane per i suoi denti.
Ho amato fino all'adulazione la scelta dei colori usati per le realizzazioni delle scenografie.
Le ricostruzioni storico-geografiche sono da premio Oscar.
Il film si svolge nel XVII secolo nella cittadina olandese di Delft.
La giovane Griet (Scarlet Johansson) entra a servizio nella casa-studio del pittore Johannes (Jan) Vermeer, impersonato dal bel-tenebroso Colin Firth. Benché molto distanti per educazione, cultura e condizione sociale, Vermeer scopre nella ragazza una innata, intuitiva comprensione di luci e colori e poco per volta la introduce nel mondo misterioso dei suoi quadri. Tra i due nasce un rapporto intenso quanto inespresso e la ragazza finisce per posare per uno dei quadri più celebri del maestro: "La ragazza dal turbante".
Dentro e fuori le mura domestiche crescono gelosia e scompiglio, alimentando uno scandalo che minaccia di rovinare tutti gli abitanti della casa: la giovane moglie invidiosa e continuamente incinta (ebbe 11 figli), la suocera affarista, la figlia maggiore capricciosa e dispettosa, la servitù che vaga per le stanze mentre il maestro dipinge i suoi pochi - meno di 40 - bellissimi quadri, assorto in un una maniacale ricerca di luce e colore, di rapporto tra luci ed ombre.
La purezza del rapporto tra pittore e modella non viene capito da un ambiente che si lascia divorare da invidie e desideri. La povera Griet “sedotta e abbandonata” finirà vittima solo della sua sensibilità artistica, e sarà costretta a rifugiarsi presso una sistemazione più semplice e povera.

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Le vostre fonti d'ispirazione - Pagina 2 Empty Giuseppe Tornatore

Messaggio  Ospite Mar 21 Set 2010, 05:42

Uno dei registi contemporanei fra i più poetici e professionali.
Giuseppe Tornatore nasce a Bagheria, in provincia di Palermo, il 27 maggio 1956. Dopo aver messo in scena, appena sedicenne, testi di Pirandello e di Eduardo con una filodrammatica, si accosta al cinema girando documentari e lavorando per la televisione. Nel 1984 dirige la seconda unità di Cento giorni a Palermo di Giuseppe Ferrara e, due anni più tardi, firma il suo esordio alla regia con Il camorrista, ritratto a forti tinte di un boss della malavita napoletana.

E' con la pellicola seguente, tuttavia, che il giovane cineasta ottiene successo e riconoscimenti, grazie anche all'intelligenza produttiva di Franco Cristaldi:Nuovo cinema paradiso (1998), insignito a Cannes del Gran premio speciale della giuria e a Hollywood dell'Oscar per il miglior film straniero, è un amarcord agrodolce ambientato in un paesino della Sicilia negli anni '50 ed un commosso omaggio al cinema del tempo che fu.

Dopo il successo e la notorietà planetaria, Tornatore gira Stanno tutti bene (1989), storia di un pensionato che risale l'Italia per far visita ai figli. Il successivo Una pura formalità (1993), è un giallo psicologico dalle coloriture metafisiche, sostenuto dalla sottile recitazione di Gerard Depardieu e Roman Polanski. In L'uomo delle stelle (1995) ritorna alla Sicilia del passato, dove nell'immediato dopoguerra un traffichino organizza finti provini cinematografici a pagamento, per portar via soldi alla povera gente dei piccolissimi centri.

Il pubblico non sembra apprezzare più di tanto, così Tornatore decide di giocare la carta del kolossal: La leggenda del pianista sull'Oceano (1998) adattamento del monologo di Alessandro Baricco "Novecento". Malèna (2000) è nuovamente amarcord di Sicilia, e grazie alla presenza statuaria di Monica Bellucci, il film, tutto giocato sul tema del voyeurismo, vende bene.

Dopo una lunga pausa, Tornatore torna nelle sale, osannato dalla critica, nel 2006 con il thriller La sconosciuta. Tre anni dopo ha inaugurato la Mostra del cinema di Venezia 2009 con Baarìa, dedicato alla cittadina dove è nato. Erano venti anni che un film italiano non aveva tanto onore al Lido.

L'unica critica al regista è relativa al suo amore per la sicilia, nel senso che le volte che non ha raccontato la sua terra, il successo gli è venuto meno.
Lui resta il regista della sicilia e quel prefisso non riuscirà mai a toglierlo di dosso.

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Le vostre fonti d'ispirazione - Pagina 2 Empty Ernesto Bazan.

Messaggio  Apollinaire Lun 13 Dic 2010, 10:08

Ho sfogliato in passato questa opera fotografica ma credo che sia giunto il momento di elogiarla al più non posso.
Quest'opera è FAVOLOSA!
E' stata concepita vivendo per 14 anni a Cuba ed ha prodotto una qualità di scatto senza precedenti.
Ho avuto modo di visitare anche il sito del fotografo ed ho visto immagini di altro tipo e di altri tempi.
Credo che Cuba di Bazan sia il lavoro fotografico più bello degli ultimi quindici anni.
Senza dubbio un'opera da tenere in biblioteca.
Saluti.
Apollinaire
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Le vostre fonti d'ispirazione - Pagina 2 Empty The Last Station

Messaggio  Ospite Dom 23 Gen 2011, 06:35

Un film storico.
Parla degli ultimi giorni di vita dello scrittore russo più amato dal popolo; Lev Tolstoj.
Le ricostruzioni scenografiche e l'ambiente russo ci viene trasmesso nella sua realtà più vera.
La Russia sotto lo Zar, prima della rivoluzione d'Ottobre, era un paese sconfinato che aveva bisogno di valori e unità.
Bella l'interpretazione dell'attore principale.

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Le vostre fonti d'ispirazione - Pagina 2 Empty poesia su radio rai tre (Maria Luisa Spaziani)

Messaggio  ppallino Lun 28 Mar 2011, 16:17


L'altra sera tornando dal lavoro mi sono imbattuto in una trasmissione di radio rai tre molto interessante.
Il titolo era INCONTRO CON MARIA LUISA SPAZIANI (poetessa), si trova la registrazione sul sito della rai.
Provo a inserire i collegamenti alle pagine qui sotto, ma per ascoltarlo va installato un plugin (il mio browser ha qualche problema).

http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/archivio/ContentSet-2d672602-beae-4751-bacc-e2313168c82a.html

http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-94077ce7-9c24-4198-8e98-33afe4b90e26.html
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