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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea.

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea.

Messaggio  Ospite Ven 04 Feb 2011, 09:23

Da tempo io e altri soci del Forum ci siamo interessati alle sorti di questo gruppo fotografico detto GFI.
Non voglio apparire un fans maniaco ma ho pensato che alcuni soci possano parlare delle proprie esperienze fotografiche.
Lo scopo è quello di analizzare le idee di un progetto fotografico.
Chi meglio di voi può spiegare l'energie che stimolano un'idea.
Forse sono stato troppo invadente e quindi mi scuso e ringrazio per un vostro possibile intervento.

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Bella domanda

Messaggio  ppallino Ven 04 Feb 2011, 12:01

Macché invadente, il forum serve proprio a sviscerare i temi fotografici, proprio come quello che tu hai appena proposto.

Con una domanda così apollinaire ci va a nozze... mi aspetto un intervento fiume da lui...

Vorrei iniziare parlando di una caratteristica che è importante avere (secondo me) per sviluppare un progetto, la tenacia.
Mi accorgo di esser carente in tenacia e quindi mi vien da parlare di essa... (la lingua batte dove il dente duole).
Di solito un progetto ha bisogno di tempo per essere realizzato. Raccogliere un certo numero di foto "belle" e creare una sequenza sul tema scelto non è semplice.
Spesso le idee si scontrano con grosse difficoltà nella realizzazione pratica, nella concretizzazione in fotografie.
Serve molta tenacia per non scoraggiarsi quando i risultati tardano ad arrivare. Per scavare intorno all'idea, esaminarla, discuterla con altre persone e svilupparla ancora.

Forse son stato un po' banale, ma ho provato a mettere il mio pezzettino di mosaico...
Ciao a tutti.
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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Anticamente giocavamo ma ci divertivamo di più.

Messaggio  Ospite Mer 09 Feb 2011, 13:06

Questa è una bella iniziativa.
Sarei curioso di vedere le foto degli altri.
Vorrei che si creasse un tavolo di confronto fra i fotografi.
Io,tempo fa, ho fatto diverse fotografie varie.
Una volta un fotoamatore si differenziava tantissimo da un professionista.
Io fotografavoper divertirmi.
Non ho mai pensato di imitare i fotoreporter, io sperimentavo novità.
Insomma giocavo e con me anche gli altri.
Mi ricordo alcuni esperimenti:le bruciature, i filtri e i giochi con la camera oscura.
Altri tempi.

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Confessionale Gieffiano

Messaggio  Apollinaire Sab 12 Feb 2011, 03:40

Intrigante questa proposta dello Zio oscare.
Arriva quando proprio quando c'era bisogno di idee.
Pallino si aspetta "un fiume" da me ma visto che di questi tempi i fiumi fanno danni mi accontenterò di scendere a valle passando da più torrentelli!

Inizio vivisezionando il significato della frase <<Nascita e forma di un idea>>.
Come nasce un'idea?
Posso rispondere solo per me ma potrei ipotizzare un po anche quello che succede agli altri.
La risposta secca può essere questa "L'idea nasce quando veniamo alla luce noi stessi!"
Proprio così nel corso della nostra vita assorbiamo esperienze, incontriamo difficoltà, proviamo gioia e angoscia, parliamo con persone nuove e diverse confrontandoci con altre realtà e culture.
Ogni attimo, incontro e sensazione lascia dentro di noi (nel nostro hard-disk!!) un piccolo granello (file) che va a formare piano piano la struttura della nostra sensibilità e del nostro carattere.
Quando parliamo della ipotetica liena della vita, si può immaginare che la vita, ogni nostra singola vita segue un percorso diverso e unico (direi scherzando che più che una linea è uno scarabocchio!)
Questa linea è un prolungamento virtuale del nostro DNA.
Sopra vi è inciso tutto il nostro passaggio sulla questa terra.

Tutte le informazioni che immagazziniamo servono a creare e a comporre un opera (sempre se siamo nati con un'animo poetico-artistico.)
Questo concentrato di vita è alla base della nostra creatività da qui nasce l'idea che ognuno di noi può plasmare a proprio piacimento.
Lasciare al prossimo qualcosa di noi è l'esigenza umana più forte e remota.
Niente può eguagliare il miracolo del concepimento di un figlio e dopo di ciò solo l'arte può competere con questa grande e forte necessità umana.
Con la realizzazione di un'opera artistica si lascia al futuro la prova di essere nati e vissuti.
Si dona qualcosa di nostro, il meglio di noi. apollinaire.
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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Vai alla Grande.

Messaggio  Ospite Mar 15 Feb 2011, 11:09

Non era questo che mi aspettavo di leggere sono sbalordito.
Pensavo (direi volevo) un racconto proprio soggettivo su ciò che fate e fotografate: le idee, le motivazioni, i tempi , i luoghi e gli aneddoti insomma tutto su i vostri lavori.
Ma te hai fatto di più.
Sei partito dalle origini non delle idee fotografiche ma dalle origini del pensiero artistico stesso.
Mi piace ciò che scrivi, credo che se sistemi qualche cosa potresti introdurre addirittura la fotografia in generale per il sito.
Continua...
Se qualcuno ti criticherà (lo aspetto come il vento), a noi non c'è nè frega.

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Il Frutto amaro.

Messaggio  Ospite Mar 15 Feb 2011, 12:46

Io se posso intervenire vorrei criticare senza far arrabbiare lo Zio del GFI.
Mi piace l'intro di Apollinaire ma la trovo troppo accademica.
Parla di DNA di vita e di destini dell'uomo in modo così leggero e stucchevole che pare stia leggendo dalle tavole della legge.
Non me ne voglia ma vorrei che scendesse dal monte Sinai e parlasse più semplicemente.
Capisco che questa sua è l'inizio di una scrittura ben più ampia ma credo necessario che un fotografo bravo e impegnato come lui si cimenti più sulla descrizione della fotografia che sulla filosofia.
Un fotografo è pratico e un filosofo è statico.
Ognuno può sconfinare nel territorio di un altro ma quando si fa una domanda precisa l'uno risponde delle proprie qualità e non di quelle dell'altro.
Non voglio venire contraddetto.
Ho appena scritto un'articolo sulla capacità di trasformazione di Pablo Picasso!?
Voglio sollecitare Apollinaire, amichevolmente, a essere se stesso senza sconfinare in campi che non gli sono troppo familiari, dove può rischiare di cadere in qualche trappola!
Comunque complimenti e scuse.

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty L'arte è una torta.

Messaggio  Ospite Gio 17 Feb 2011, 09:50

Io, modestamente, ho capito che questa è una dolce e ricca introduzione e che dobbiamo pazientare per ricevere notizie che vengono dai meandri più profondi della nostra anima.
Mentre leggevo pensavo ad una torta.
Quelle belle torte che prepara mia nonna, dentro le quali ci sono tanti ingredienti.
Ogni ingrediente ha una sua storia e provenienza.
Qualcuno si è sempre conosciuto altri invece vengono scoperti più tardi.
Ogni cosa ha la fortuna di essere finita nella vita mia nonna che tramite queste è riuscita a fare felice me e altre persone con le sue gustose torte.
La sensibilità artistica e poetica di una donna o un uomo è una scelta d'ingredienti.
Chi è un buon pasticcere coglie nell'animo (o nello stomaco) di un'altro individuo.
BUON APPETITO.

(stò sequendo un corso di cucina si capisce?)

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Non sono solo!!

Messaggio  Ospite Dom 20 Feb 2011, 02:47

Come mi garba l'antilluminato che attacca il santone dei miei stivali!
Finalmente le mie gocce sono diventate lago.
Avate capito le cavolate che scrive questo invasato?
"Il nostro granello" , "la linea della vita" e "il nostro Hard-disk".
Ma cosa dici?
Cosa farnetichi?
Parla come mangi Apollo non darti arie perchè poi le cavolate che dici rimangono su internet.
Sono felice di non essere solo a criticarti.
La gente finalmente ha capito che sei un pallone gonfiato che si atteggia a maestro e che invece è solo un ciarlatano.

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Unico e raro.

Messaggio  Ospite Mar 22 Feb 2011, 09:31

Quello che può stimolare la creazione di un progetto può essere qualcosa di unico e raro.
Mi spiego meglio.
Avete mai provato la grossa soddisfazione di fotografare qualcosa di irripetibile?
Essere padroni di un pezzo unico da una grossa soddisfazione e stimola in modo eccezionale la voglia di foto.
Questa sensazione però è un'arma a doppio taglio perchè quando ci rendiamo finalmente conto che niente è unico e raro finiamo con lo smettere di fare foto, o almeno è successo a qualche persona che ho conosciuto.
Questo problema non mi riguarda personalmente perchè io fotografo sempre ed ovunque.
Non m'interessa se l'evento è importante o meno perchè io in ogni caso porto le foto a casa!
Voglio dire, più umilmente , che sono stimolato anche quando all'apparenza non si vede niente d'importante.
Quando s'incontrano persone nuove è allora che tutto diventa unico.
Ogni persona è un universo a se e fotografarla, conoscerla e frequentarla stimola tantissimo.
E' come se si facesse un viaggio stando fermi in un luogo fisso.
Provare per credere.
Saluti dallo Zio.

ps Domenica ero a Lucca da solo, mentre camminavo ho avuto la sensazione che le foto che stavo facendo erano speciali solo perchè in quel momento provavo emozioni.

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Ferma Tutto!

Messaggio  Ospite Gio 24 Feb 2011, 11:35

Non ho mai voluto attaccare nessuno e ne tanto meno Apollinaire.
Non scrivo tantissimo sul forum ma se lo faccio, credete, non voglio offendere e mancare di rispetto a nessuno.
Ho voluto consigliare, ad Apollinaire, di volare basso, di non entrare in tematiche troppo astratte onde evitare di annoiare e sviare i lettori.
Parlo d'arte per l'arte e non per fare salotto!

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Se la mi' nonna c'aveva le rote............

Messaggio  Ospite Ven 25 Feb 2011, 13:31

L'arte è una torta,
il cervello è un'hard disk,
l'esistenza umana è una linea,
la memoria è un granello.

E' si......
La vita è una scureggia!
Fa rumore, lascia un po di puzzo e quando finisce la scia,
nessuno si ricorda più niente!


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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Primo libro della GENESI.

Messaggio  Apollinaire Lun 28 Feb 2011, 03:36

Vengo alla storia del gruppo.
Nell'estate del 1994 nasce l'amicizia con "Pallino".
Ci ha legato subito l'amore per la natura ed in particolare per il padule di Massaciuccoli e la garfagnana.
Quei silenzi e quelle solitudini erano per noi fonte i pace e tranquillità.
Non capivamo ancora bene perchè ne eravamo attirati ma non mancava mai occasione di andarvi.
Abbiamo iniziato a fotografare usando pellicole per stampa a colori.
Privilegiavamo il paesaggio e la foto di natura in generale come il macro e la foto caccia.
Il paesaggio si sa è quasi per tutti la prima calamita fotografica.
Per me esso rimane la scenografia di tutte le foto che ho fatto da li a venire.
L'uomo secondo noi, sporcava la purezza della natura.
Evitavamo la presenza dell'uomo e delle sue opere nelle nostre immagini.
Questa regola non scritta oggi fa sorridere ma allora eravamo davvero convinti di non fare ritratti o foto alla gente.

Il 21 dicembre del 1995 abbiamo fondato il gruppo con il nome storico di "Fotofumetto club".
La sede iniziale era il secondo piano della casa di mia zia a Filettole.
Successivamente ci siamo trasferiti in quella che è la nostra sede ufficiosa: la casa di Pallino in Avane.
In questo periodo abbiamo migliorato notevolmente il nostro parco macchine acquistando due reflex professionali Minolta.
Ogni fine settimana era votato alla fotografia e così anche le ferie estive.
La garfagnana e il padule erano la nostra seconda casa ma nel frattempo abbiamo girato anche in altri luoghi anche fuori regione.
Ad un gruppo composto da 4 o 5 persone (non proprio tutte del ramo) successivamente si sono aggiunti altri soci, in particolare Graziano D., Francesco L., Mauro S. e in particolare "Lost Frame" nostro presidente in carica (una sorta di Gheddafi nostrano.. farao .)
Nella primavera del 1997 siamo passati tutti alle diapositive ma questa è un'altra storia....
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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty La natura è la nostra madre.

Messaggio  Ospite Ven 04 Mar 2011, 03:34

E' interessante la storia della vostra crescita.
Mi piace perchè sa di paese e di vita sana.
Avete scelto di raccontare il vostro territorio ed è stata la scelta più intelligente che potevate fare.
Il paesaggio è la mia passione.
Ancora oggi ho difficoltà nel fotografare la gente.
Non sono a mio agio e il risultato si vede subito.
Anche le persone (i soggetti) sono diffidenti verso di me, si accorgono che lo sono anche io verso di loro.
Ha ragione chi dice che la scintilla della passione artistica nasce dalla natura.

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Amicizia.

Messaggio  Ospite Mar 08 Mar 2011, 03:19

Questa storia è piacevole e familiare nello stesso tempo.
Mi piace lo spirito di gruppo e di amicizia che traspare dalle parole del'autore.
L'amicizia lega tutto, lo stare insieme, crescere e maturare nella vita e nella fotografia.
Bello tutto ciò!
Se alla base di qualsiasi iniziativa ci fosse un sentimento o almeno una forte passione tutto andrebbe certamente meglio.
L'unico disappunto è quello riguardante i paesaggi, che facevo anchio, che ho aggiunto ad altri temi ma che non ho mai (e neanche oggi) cessato di fare e amare.
Il paesaggio continua a rilassarmi più di tutto.
E' il tipo di fotografia che più ci lega alla natura.

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Secondo libro dal 1997 al 2001

Messaggio  Apollinaire Sab 12 Mar 2011, 07:50

Nella primavera del 1997 il gruppo è passato,quasi contemporanemente, all'uso delle diapositive.
Nell'autunno dello stesso anno io e "Pallino" abbiamo frequentato il corso base di fotografia diretto da Roberto Evangelisti presso la facoltà di Agraria a Pisa.
Questa esperienza è stata determinante per creare in noi uno stile fotografico chiaro.
La nostra fotografia si è diretta verso il Reportage e la foto di strada.
Grazie al corso abbiamo iniziato la frequentazione del circolo fotografico pisano.
Andando al circolo siamo entrati nell'ambiente fotografico pisano ed abbiamo avuto il privilegio di conoscere e frequentare alcuni dei più bravi e preparati fotografi del territorio.
Queste conoscenze ci hanno forgiato.
Siamo diventati soci effettivi nel gennaio del 1999 e dal quel momento abbiamo potuto confrontare le nostre foto con gli altri.
Il nostro settore artistico in quel periodo era incentrato sulla diapositiva e sulla stampa a colori.
Intanto lentamente anche il nostro gruppo subiva una mutazione: veniva creato il sito ed il nome diveniva quello attuale G.F.I..
Da tempo avevamo preso l'abitudine di ritrovarsi almeno una settimana per vedere le fotografie.
Insieme a Pallino e Lost-Frame abbiamo progettato un viaggio fotografico a quella che è considerata la "mecca " della fotografia :Parigi.
Il tanto atteso viaggio si è avverato nel dicembre del '99.
Esso è stato, nel nostro piccolo, un banco di prova umano e artistico.
Il 2000 è stato l'anno in cui abbiamo reso di più come produzione d'immagini e qualità per quanto riguarda il circolo fotografico.
Già in quell'estate, durante un viaggio in Portogallo, ho sentito la necessità di cambiare la tipologia di scatto.
Presto saremmo cambiati di nuovo.

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty La sagra del patetico.

Messaggio  Ospite Mar 15 Mar 2011, 12:12

Non dirò molto perchè le fandonie le ha già dette il santone fotovoltaico.
Ha narrato le gesta della "Magnum Photos"!!!
Ma chi se ne frega delle tue storie?
Chi è quel pazzo che può interessarsene?
Se il sito si deve ridurre a questo è meglio smettere, non credete?

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Sotto-traccia.

Messaggio  Ospite Dom 20 Mar 2011, 04:57

Quando ho letto il nome di Roberto Evangelisti ho capito di che pasta siete stati creati.
Bob è un'amico, un maestro e senza di lui la fotografia a pisa e lucca non sarebbe quella che è.
Ho imparato tanto da lui e non solo di fotografia tecnica ma anche di poetica dell'immagine.
Lui è riuscito a farmi scaldare il cuore uscendo dalla fredda meccanica del mezzo in se stesso.
Ha forgiato centinaia di giovani ed è grazie a lui se molte delle iniziative brillanti di zona sono cresciute.
La traccia che seguiamo è stata segnata da lui.

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Magnum e il GFI

Messaggio  Ospite Mer 23 Mar 2011, 08:59

"La Magnum Photos è una delle più importanti agenzie fotografiche del mondo. Fondata nel 1947 da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger, Maria Eisner e Rita Vandivert ha lo scopo di proteggere il diritto d'autore e la trasparenza d'informazione. Le immagini rimangono proprietà del fotografo e non delle riviste dove vengono pubblicate, permettendo all'autore di scegliere soggetti, temi e orientare la produzione verso uno stile più aderente a quello del fotografo.

L'agenzia nasce dalla combinazione di piccole macchine fotografiche e grandi menti che avevano acquistato grande sensibilità negli anni della seconda guerra mondiale, anni di grandi eccessi emotivi; subito si impone per la capacità fresca e nuova di essere nel mondo e sulla notizia. I suoi rappresentanti crearono una struttura in cui non le riviste, ma i fotografi, fossero in grado di gestire la produzione e decidere dove, come e per chi lavorare. La libertà d'azione significava anche poter concedersi reportage di ampio respiro, più personali, in cui l'autore potesse raccontare meglio, di più e in profondità. I Quattro fondatori si dividevano la sfera d'influenza, Cartier-Bresson sceglierà l'oriente (con lunghi viaggi in Cina, India, Birmania e Indonesia), Seymour si concentrerà sull'Europa, Rodger sull'Africa, mentre Capa, dall'America, sarà pronto a partire per ogni dove. Le forti personalità dei quattro fondatori attirarono l'interesse di coloro, colleghi, che comprendevano la portata di un simile modo di pensare, da uomo e da fotografo, il proprio lavoro.

Il circolo Magnum andò allargandosi, in cinque anni, aveva aggiunto giovani di talento come René Burri, Elliott Erwitt ed altri, acquisendo una fisionomia sempre più riconoscibile. Nessun fotografo è uguale all'altro e la forza del gruppo nasce proprio dalla diversa creatività e dalle imprese individuali di ognuno. Poiché questi reportage non trovano spesso spazio sufficiente sulle riviste, per molti autori la dimensione per esprimersi diventa quella più pensata e autonoma del libro o quella più libera e creativa della mostra. I risultati sono esperimenti, allora nuovi, di un modo di comunicare e vivere la fotografia, senza limiti e confini"

Ho trovato su internet questo scorcio di pagina che spiega la nascita e l'evoluzione di un gruppo mitico per l'arte fotografica.
Ora non voglio credere che il Gfi sia un gruppo di fama storica ma loro, ogni gruppo per se stesso è importante come sono importanti le persone che lo costituiscono.
La piccola storia di amicizia narrata da Apollinaire è un'esempio di impegno e di amore per qualcosa di ricco e prezioso...la vita.

L'antilluminista.

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Appunto sulla semplicità.

Messaggio  Ospite Mer 23 Mar 2011, 09:00

Come per le fotografie anche le storie trovano la pura bellezza nella semplicità.
Questa storia del GFI è così semplice e paesana che mi porta a pensare alla mia esperienza personale.
Se tutti imparassimo ad apprezzare la semplicità il mondo sarebbe più bello e c'è l'ho godremmo molto di più.
Saluti.

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty ad ognuno il suo Amarcord.

Messaggio  Ospite Mar 29 Mar 2011, 08:00

E' vero.
Ogni racconti porta nella nostra mente ricordi ed esperienze personali indimenticabili.
Leggendo queste frasi ho immaginato di essere di nuovo giovane, ho ricordato i momenti spensierati e le ribotte con gli amici.
Gli amici di allra non erano tutti uguali; c'era quelli solamente da ribotta e quelli con il quale poter parlare di cose più profonde e importanti.
I miei migliori amici erano questi ultimi anche se non posso negare di essere affezionato anche agli altri.
ricordo che era difficile essere se stessi con l'uno e poi con l'altro gruppo in contmporanea.
Per ovviare a questo incoveniente ero semplicemente due persone.
Con il gruppo ribotta mai avrei parlato di sogni e aspirazuioni, con loro si parlava di donne e motori, calcio ed eccessi.
con loro crescevo come uomofacendo esperienze umane quali conoscenze, sesso e guai.
Con l'altro gruppo non facevamo ninte di tutto questo.
Ci ritrovavamo nei bar e poi andavamo al mare o facevamno una gita fuori-porta.
Non si parlava di realtà ma di fantasie, sogni, mondi immaginari e bellezza.
Bellezza di uno sguardo, di un dipinto, di un albero, di un ponte, di una cascata, di una vanga, di un maglione, di un sorriso, di una smorfia e di un gesto.
Questo facevamo traspiravamo il bello.
Vivevamo liberi e spensierati e mai avremmo immaginato il nostro odierno futuro.
Non volevamo immaginarlo, non in quel momento.
oggi sono invecchiato parecchio d'allora ma quando stò male penso a quelle passeggiate e a quelle parole fatate.
Subito mi sento meglio.

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Ventata di emozioni

Messaggio  Ospite Ven 01 Apr 2011, 08:31

Mi è piaciuta tanto questa lettera di don Vito.
Mi è arrivata una ventata di giovinezza e nostalgia ma anche di amore per la vita.
Non sei vecchio Don Vito!
Quando scrivi così mi emozioni tanto e ti paragono ad un grande scrittore che con poche parole ci porta in un altra dimensione.
Vorrei che tu ti renda conto di questa bella dote che hai.
Grazie.

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty emozioni

Messaggio  ppallino Sab 02 Apr 2011, 04:38

Don Vito ci hai emozionato tutti!
Con Apollinaire parlavamo del tuo intervento ...e Clemenza ha scritto per noi.
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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Concordo

Messaggio  Ospite Sab 02 Apr 2011, 14:00

Sono d'accordo, Don vito ha fatto un'esposizione toccante.
La sua esperienza può essere utile alla discussione quanto quella di Apollinaire.
Ognuno di noi porta con se un fardello di storie e esperienze uniche e interessanti a loro modo.
Avanti tutti!!

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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Perchè.

Messaggio  Apollinaire Mer 11 Mag 2011, 10:24

Questa rubrica è nata non per montarci la testa con del protagonismo effimero ma per elogiare questo gruppo di semplici amici.
Mi piace ricordare la nostra crescita sia comune che individuale e se interessa o meno proprio non me ne frega (la parola frega è presa in prestito).
Mi piace pensare alle esperienze che ho vissuto con nostalgia e contentezza e con queste parole ho voluto renderne partecipe chi ha voluto leggere.
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Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea. Empty Re: Il Progetto fotografico. Nascita e forma di un'idea.

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