GIOVANI. Qualè il futuro della fotografia?

Ho voluto lanciare questo titolo per uhn motivo preciso.
Vorrei fare con voi un'analisi dei gusti e delle passioni della gioventù d'oggi.
Che rapporti hanno le nuove generazioni con l'arte?
E se non ci sono contatti fra i due mondi quali sono per voi le motivazioni??
Un'analisi artistica ma anche sociale su il futuro della fotografia nell'Italia urbana.

Questo tema su i giovani è molto interessante e merita una riflessione lenta e costruttiva.
Potremmo parlare non solo d’arte ma di futuro in senso generale.
Ogni cosa è in mano loro.
Lo dicevano anche di noi ma io non mi sento nessun carico sulle spalle!
A parte questa divagazione, credo che in futuro il concetto d’arte prenderà forme sempre più nuove e differenziate.
L’uso della tecnologia rischierà d’essere troppo predominante.
L’elettronica non è solo un mezzo da scegliere ed usare.
La sua funzione e le sue regole rischiano di indirizzare o deviare la fantasia e la creatività individuale.
Mettersi in mano a questi strumenti significa affidarsi interamente a loro.
Può succedere quello che è successo spesso con Wikipedia e cioè che si prendono per buoni concetti errati solo perché si leggono su internet.
E’spaventoso un futuro dove la manualità e il libero arbitrio siano un prodotto dell’ultima versione di Windows.

Intanto diciamo che oggi, l’elettronica è uno strumento e che la creatività, per fortuna, è ancora in nostra dotazione.

apollinaire

Lascerei da parte le considerazioni sui mezzi moderni perché sono soltanto strumenti che, come molti altri, sono stati innovativi nel passato. Quando hanno inventato i colori a olio nel XV secolo, o le tempere ancora prima, son stati mezzi innovativi per l'arte, ma essa non è stata travolta, ha soltanto subito una fisiologica evoluzione tecnica.

C'è quasi una generazione tra me ed i giovani d'oggi, ma non mi sento in grado di esprimere una opinione definitiva sulle domande poste da oscare.
C'è da dire che oggi il mondo gira un po' più veloce rispetto ai "miei tempi" e ancor di più rispetto ai tempi dei miei genitori.
La "velocità" a cui mi riferisco non è altro che la quantità del sapere a disposizione di tutti. Questo fa crescere prima le persone ma può anche impigrirle nel sorbire passivamente solo quello che viene somministrato dai media. E' un fatto soggettivo.
Il prodotto artistico si può fruire o creare.
Per quanto riguarda il fruire l'arte, sicuramente le possibilità sono aumentate. Il benessere diffuso e la facilità nel reperire l'informazione, han reso popolare ciò che popolare non era.
Per quanto riguarda il creare penso che non sia cambiato nulla a parte l'evoluzione dei mezzi, forse è solo aumentato il numero di quelli che credono di essere artisti solo per il fatto che è il pubblico ad essere aumentato e quindi la visibilità per artisti o presunti tali è aumentata in proporzione.
Mi rendo conto di essere andato un po' fuori tema rispetto alle domande dello zio, avanti un altro...

I vostri interventi non sono per niente fuori luogo.
Questo argomento non si tratta in un commento solo ma deve svilupparsi e spalmarsi su molte altre tematiche.
Parlare di predominio della tecnologia va bene ed è ottimo anche l'inizio di pallino.
Pallino parla di "tempi" diversi e di nuove possibilità.
Questo è il filo conduttore dell'argomento.
E' bene descrivere il contorno senza tralasciare nemmeno una sfumatura dell'universo giovanile.
Quindi Pallino continua perchè le tue riflessioni sono azzeccate e non sei fuori tema.
Grazie.

Non mi aspetto niente di buono dai giovani.
Dicono che sono molto più svegli e preparati della nostra generazione ma ho i miei dubbi.
Li vedo invece vagabondi, incapaci, disinteressati e aridi.
La lettera potrebbe finire qui ma vado avanti.
Ho parlato con qualche giovane “promettente” (dicono di loro!) e mi sono ritrovato degli “specialisti a settore”.
Cioè studiano un ramo e sanno solo quello.
Sanno tutto della zuppa ma niente del pan- bagnato!
Questo sistema di studio è denigrante, abbiamo creato un esercito di formiche che trasportano mollichine di pane ma non sanno scavare una buca per conservarlo.
In campo artististico vedo molta superficialità.
Esperti di computer che non sanno cosè il diaframma, disegnatori virtuali che non sanno quali sono i colori principali.
Insomma una tragedia.
Il futuro della fotografia è in bilico ed è avvolto nella nebbia.
Ma forse nella storia della fotografia si è sempre camminato nel buio.

Sei troppo pessimista anche se cogli delle verità.
E' vero che molta gioventù non è interessata che al calcio,moto e veline ma non è tutta così "persa"!
Ho conosciuto giovani che hanno passione e voglia di fare.
E' vero che non sono tanti ma questi pochi sono un'esempio per tutti.
Esistono persone di tutte l'età che hanno voglia di qualcosa di più dalla vita.
Questo qualcosa in più è oggi occupato in gran parte dall'esistenza di internet.
Questo servizio offre possibilità per farsi conoscere e di condividere interessi e occupazioni.
Quindo la voglia di darsi da fare esiste e solo che mancano i parametri per uscire dal nido.
Oggi è vero, come dice pallino , che ci sono molti artisti o presunti tali.
E' vero che la già scarsa qualità si è ulteriormente diluita ma come dice il detto "Nel tanto c'è anche il buono" e qualcuno avrà modo di far conoscere il reale talento che possiede.
Compito degli enti,delle scuole ed anche di noi fotoamatori è quello di invogliare e indirizzare i nuovi passionisti.
Anche noi con il nostro sito e con le nostre parole stiamo, forse inconsapevolmente, aiutando un ragazzo o una ragazza ad intraprendere un cammnino artistico.
Vedi Tullio, anchio spesso d'ho poca fiducia al prossimo (sopratutto se giovane), ma riflettendo devo accettare che il futuro sono loro.
Se la fotografia finirà fra dieci anni saranno loro a decidere cosa fare e sarà giusto così.
Ad ognuno il suo tempo.

Ho fatto una zuppa delle vostre tematiche su i giovani e sono frastornata.
E' vero tutto o quasi tutto quello che avete scritto.
Io vorrei esprimermi in difesa delle categoria.
I giovani non hanno spinte da nessuno verso il mondo della creatività.
Se hai soldi o genitori nei settori giusti, oppure sei fuori e la salita è dura.
Intanto non abbiamo soldi da spendere ed il lavoro rappresenta l'unico scopo di vita e di sforzo.
Se avessimo le spalle coperte si da subito le nostre possibilità sarebbero maggiori.
Ma partiamo in salita in un paese che offre molto poco all'arte( che non sia antica).
Tutto è superficiale.
I corsi sono rari, costosi e superficiali.
A costi stellari ci vengono insegnati concetti in un modo così rapido e confuso che ne usciamo stordite.
Una grande colpa l'hanno i nostri genitori che non hanno mai tentato d'indirizzare i nostri interessi a qualcosa di diverso che non fossero la moda e il calcio.
Non è tutta colpa nostra se siamo aridi.
Siamo quello che è il nostro paese e la nostra società, quindi non abbiamo più obiettivi e nemmeno sogni.
Vorrei che tutto possa essere diverso.

Buona analisi quella di Clemenza.
La collettività è spinta al consumismo (per usare un termine retorico ma vero) da coloro che devono fare profitto, e ogni singola persona deve fare i conti giorno per giorno con le proprie tasche. Nella scala delle priorità del singolo, l'arte e gli impulsi creativi passano in secondo piano. E' logico, altrimenti sei uno come quei pazzi che, con i pochi soldi in tasca, compravano i colori per dipingere al posto del pane per mangiare.
Mi hai fatto ricordare un episodio. Tra gli autori che ammiro, c'è Ansel Adams. Ha scritto tre "libroni" sul bianconero (che non ho letto ). Ha fatto scuola in tutto il mondo. Nel suo campo un genio, ha dedicato la vita alla fotografia. Man mano che mi documentavo sul suo operato mi rendevo conto che il suo impegno in termini di tempo e soldi era enorme (mi sembra che stampasse soltanto su fogli di mezzo metro, provini inclusi...), come faceva? ho scoperto che era figlio di papà, la sua famiglia era ricca. Non è certo una colpa ma è sicuramente una fortuna. Secondo me le disponibilità economiche son state fondamentali per permettergli di esprimere ciò che aveva dentro.

Pallino ha detto:<<Nella scala delle priorità del singolo, l'arte e gli impulsi creativi passano in secondo piano.>>

Altro che secondo piano l'arte è relegata in soffitta!
A parte le provocazioni è vero che il denaro è un'elemento fondamentale per fare arte con passione ed ancora di più per fare dell'arte una professione.
Chi trae profitto dalla propria arte è sempre, con molta probabilità figlio di papa.
Con questo non faccio una critica di classe, denuncio invece un fenomeno che è all'evidenza di tutti.
Più che si va avanti con i tempi e più che fare arte diventa costoso, complicato ed originale.
Aggiungo anche semplice e rilassante! (cattiva)
Di conseguenza i costi lievitano.
I sogni di una ragazza (o un ragazzo) sono quasi sempre destinati a svanire con dolore e depressioni.
Per colpa di chi?
Risposta. NON DEI GIOVANI!

I giovani hanno molte possibilità oggi.
Enormi strade ed incroci ma spesso gettano tutto al vento per inseguire falsi dei o profeti.
La testa dei ragazzi ha una grande capacità di apprendimento ma è carenza di esperienza pratica per la vita e per l'arte.
Essi, possiamo vedere e leggere sui giornali sono gli strumenti dei mass-media, del commercio e della politica.
Tutti e tre queste piovre assassine sfruttano l'energia che essi hanno con se per scopi d'interesse ed economici.
I giovani non sono all'altezza per capire ma i genitori si per dio!
Spesso sono proprio i familiari a vendere i figli come prostitute.
Sono colpevoli i genitori quando svendono i figli ma lo sono in eugual modo quamdo rimangono apatici a guardarli senza interesse o impegno.
E' una vergogna!
E' la crisi dei valori e la colpa è di noi adulti che abbiamo avuto e non sappiamo rendere hai nostri amati figli.
Siamo come mantidi religiose, creiamo e uccidiamo per troppa vanità o protezione.
Speriamo, speriamo e crediamo che i figli vengano su perfetti come professori o calciatori o modelli e non facciamo nulla per assisterli con cervello e coscienza.
Essi sono il resoconto della nostra esistenza.
Se loro sbaglieranno il fallimento sarà il nostro e poi anche il loro.

Chiedo scusa se ho divagato.
L'arte è importante ma se non c'è famiglia l'arte non si può ricevere da nessuna parte.
Chiedo scusa.

Un'applauso a Don Vito che ha scritto in modo vorticoso e arrabbiato.
Sono comunque riuscita a capire ciò che vuol dire e dico che ha ragione.
I giovani non hanno tutte le colpe essi sono le vittime di un apaese senza valori e di una generazione (i nostri genitori) di falliti ideologici.
Hanno creduto di cambiare il mondo ma hanno perso tempo prezioso fra sogni e canne.
Si sono auto-raggirati e per rabbia se la sono presa con i figli.
Che schifo!

Quale arte possono trasmettere questi genitori!
Essi trasmettono grettezza e pessimismo!

Mi dispiace che Clemenza si arrabbiata così con i genitori.
Ti potrei dire che i tuoi genitori hanno avuto lo stesso pensiero che hai tu nei riguardi dei loro padri e madri.
Il mondo è una ruota ma nella nostra società i passi nella cultura sono microscopici.
Te oggi cerchi lavoro così non puoi dedicarti alle arti e i tuoi genitori?
Alla tua età avevano da fare per creare gli agi di cui godi te oggi!
Nella vita dell'uomo medio , oggi nella nostra società, c'è poco spazio per l'arte perchè si deve lottare per vivere.
Si sogna tanto il benessere e la bella vita e non c'è spazio per altro.
Pensa che tantissimi artisti del presente e del passato erano figli di ricchi borghesi o erano nobili.
Potrei farti molti nomi.
Se non hai alcun problema economico è più facile pensare e concentrarsi sull'arte.
Il genio nasce anche in un villaggio ma il signorotto (purtroppo) avrà sempre una marcia in più degli altri.
Questa è la vita e delle ingiustizie di ricchi e poveri nè potremo parlare sempre e per ogni campo della conoscenza.
apollinaire.

Dio c'è ne scampi!
Anche il forum è diventato un reality!
Si parla di famiglie, di problemi d'occupazione, di genitori sconsiderati, di scuola e informazione sociale.
Fra un po parleremo d'amore, di sesso e trasgressioni.
Ma che siamo diventati!
Parlare di fotografia non vuol dire cascare in queste tematiche.
Non interessa a nessuno dei problemi di Clemenza o dei genitori di Tizio o Caio!
Anche qui è arrivato il Grande Fratello!
Aspetto che venga inventato un reality sulla fotografia!
Pensate, 10 fotografi provetti stanno blindati in un'area chiusa ed hanno un mese di tempo per esequire un progetto a termine.
Che bella idea è?
AIUTO!

Finitela con i pettegolezzi da rotocalco, fate arte.
Mi meraviglio di voi!

Forse siam andati fuori tema e forse no. Magari lo zio oscare, che ha aperto la discussione, ci puo' chiarire se si aspettava questo tipo di riflessioni. Si cercava di capire gli ostacoli che si hanno oggi per praticare le nostre passioni (o la nostra arte...).

P.S.: nei circoli li han sempre fatti i reality, li chiamano rally fotografici...

Credo di essere di essere stato semplice e chiaro nella spiegazione del tema sui giovani.
Prima che la tematica verta sull'arte giovanile è interessante approfondire quanto essa sia presente in questa tumultuosa fascia d'età.
Quanto i giovani d'oggi (dai 16 ai 30) s'interessano all'arte e in che misura.
Come vi si sono avvicinati?
Cosa intendono per "arte"?
Il mondo giovanile mi interessa particolarmente poichè i ragazzi hanno delle energie immense che spesso ignorano di avere.
Vorrei capire se le cause di un'eventuale ignoranza è dovuta a loro o all'attuale società.
Se i giovani decidono d'impegnarsi in un progetto il loro risultato sarà insuperabilmente nuovo, fresco e creativo.
Loro hanno con se la vera forza dei cambiamenti.

A parte la voglia di reality show, che traspare in modo evidente dalle precedenti discussioni, vorrei esporre la mia opinione.
Essa è così espressa: l’interesse dei giovani per l’arte è pari allo zero.
Andate nelle scuole, girate per le strade delle nostre città, che giovani incontrate?
Manichini strafirmati che a quindici anni già si credono James Dean con sigaretta in bocca e atteggiamento da bullo o da divo.
Non parliamo delle ragazze poiché questa evoluzione della donna fa accapponare la pelle!
Esse sono ancor peggiori dei ragazzi e sono loro le promotrici di questa nuova società asettica e troglodita.
Questi giovani svogliati appoggiati alle panchine che impiegano il loro tempo a copiare le mosse di qualche cretino che gioca a pallone o che canta lo stesso ritornello per 5 minuti.
Questa è arte?
I giovani s’interessano all’arte?
Cavolate. Super Ca………volate.
Avrebbero le possibilità economiche e sociali per praticare la creatività in ogni modo ma preferiscono curare l’estetica per assomigliare sempre più ad enormi tacchini depilati che usano il solo neurone che hanno per decidere che partita vedere.
Non c’è speranza per il futuro. tullio

Sei veramente ottuso!!
Non vedi più in la del tuo naso e sei affogato dai pregiudizi!
Stai creando una realtà che non esiste, non puoi generalizzare tutto!!
Ci sono giovani che studiano e lavorano.
Conosco ragazze e ragazzi che vorrebbero esprimersi artisticamente e che non lo possono fare.
Non hanno il sostegno o la spinta che meriterebbero.
Questo non è il paese, questa non è la società giusta.
Sono troppo adirata per continuare.

I giovani devono stare zitti e basta!
Essi sono parassiti in una società che invece offre loro molte opportunità.
Il loro cervello è ridotto al minimo , la loro comunicazione farebbe arrossire delle scimmie.
Pallone, motori e donne per gli ometti e gioielli, vestiti e maschioni per le veline: questo è il loro interesse poi calma piatta.
E' un'evidenza che non si può tacere.
Non sopporto chi come te fa il difensore dei giovani tipo ramazzotti!
Basta siete patetici e noiosi.
Fatevi un esame di coscienza e muovete il culo se volete essere rispettati.

Il tuo ragionamente non lo affronto nemmeno perchè scrivi con un'arroganza e violenza che è disarmante.
Non puoi ordinare il silenzio a nessuno.
Il forum, internet in generale ha lo scopo di divulgare le conoscenze e i contatti fra le persone.
Il silenzio non serve a nessuno.
Il forum è comunicazione non censura.
Tullio mi hai deluso.

Il forum serve per esprimere le proprie idee.
Siamo già bloccati da una politica congelata e da una burocrazia inumana e ti ci metti anche te?
Non è forse vero cosa ho detto?
Se lo dici te con la tua parlantina certo saresti più dolce e delicato ma non è il mio il concetto che vorresti esprimere e che trattieni dentro?
Te come tanti sei un'ipocrita!
Tiri la pietra e togli la mano, sei il solito perbenista che odia tutto e che finge di acconsentire a tutto.
Queste persone sono la rovina di questo paese, la vera rovina. PUNTO.
Dì cosa pensi almeno una volta prima di morire!!!

Non puoi fare di tutte l'erbe un fascio.
Una parte della società sarà pure come dici tu, ma non puoi generalizzare (...ed in modo così arrogante, come dice giustamente oscare).

Tesoro mio!
Io scrivo al forum per condividere le mie idee riguardo all'arte e alla fotografia.
Non sono qui per fare dibattiti velenosi.
Non siamo mica in parlamento .
Parlare d'arte per me è gioia e rilassatezza non ho astio da smaltire o guerre da imbastire con nessuno.

Sento una forte diatriba fra progressisti e conservatori.
Tutto ciò è normale e fortemente italico.
Personalmente non penso che sia costruttivo litigare su problemi generazionali come nel '68.
Chi lavora e chi non lavora, chi è un parassita e chi no.
Ognuno ha sbagliato qualcosa ed ha fatto bene per altro ecquamente.
Se non sbaglio la proposta di discussione di Zio Oscare verteva sul piano artistico e culturale!
Quanto i giovani sono interessati al pianeta arte?
Ora posso rispondere: Pochi.
Per demerito loro e non.
Forse la società in cui sono nati considera l'arte solo come un dovere politico!
Sicuramente l'Italia del terzo millennio non è più quel paese di pittori ed artisti che era nei secoli passati e di questo non ha colpa nessuno.
La nostra Toscana, culla dell'arte, terra di geni creativi si è globalizzata negli hobby e negli sport comuni a tutti.
I giovani vengono attratti dal divertimento, dalle donne, motori e dallo sballo.
Sono pochi quelli che hanno un po di sensibilità da investire.
Io insieme a qualche amico ci sentiamo pesci fuor d'acqua e spesso evitiamo certi argomenti di fronte a qualcuno.
Spero che leggendo discussioni in forum come questo possa tornare nei giovani l'esigenza di esprimersi artisticamente.

Bella congettura la tua Antilluminista!
La Toscana è forse finita nel vortice di un degrado radicale.
Esternamente appare una terra d'idillio (sopratutto per i turisti), internamente non è altro che un castello medioevale si ma di sabbia!
Essa è una regione con tante problematiche e ciò è proprio da chiedere a chi ci vive!
Ovunque vai tutto è una macchina da soldi, l'autoctono viene messo in croce solo per guadagnare qualche euro straniero.
Il territorio, in gran parte in serio abbandono è vittima di un'inesorabile e drastico sviluppo edilizio.
Vedere lo schifo che stà succedendo a Lucca e a Firenze!
Dunque viene fuori un messaggio nuovo!
La regione dell'arte diviene la regione dello schifo e dell'interesse scellerato.
Come può nascere l'arte in una regione tanto falsa e degradata?
Michelangelo si gira nella tomba!
Leonardo è storia passata, forse leggenda!
Oggi c'è l'apatia, la noia, lo sballo.
I giovani vanno al mare ogni giorno predendo tempo prezioso!
Una stagione, l'estate, dove il cervello dei giovani viene formattato!
Il sole e l'alcool lo bruciano lentamente!
Sento ovunque nuove tribù di trogloditi che parlano di niente per ore ed ore!
Basta un culo, una marmitta o un pallone per annullare ogni discorso intelligente!
Dove poter trovare tracce di una gioventù migliore?
In nessun posto ovunque è un deserto mentale.

Qui si parla tanto di giovani falliti e senza speranza per il futuro.
Andate a leggere le poesie di Osso di Seppia oppure andate nella sezione della foto romanza e leggete quello che ha scritto
l'antialluminista!
Credo che ridevrete le vostre opinioni, amzi ne sono proprio sicuro!